Malta
Se tre anni fa qualcuno mi avesse detto che tre anni dopo mi sarei trovata a vivere su un’isola, in una casa a due passi dal mare, guidando per le strade di Malta a bordo di una Suzuki Samurai del ‘96 insieme al mio gatto Bagunça, non ci avrei mai creduto. E che ad un certo punto avrei trasportato da Milano la mia macchina da cucire per la pelle da 100 kg, sistemandola nel salotto di casa con i pavimenti in cementine antiche, davvero mi sarebbe sembrata fantascienza. Un sogno troppo bello e neanche lontanamente realizzabile, considerando la vita che conducevo a Milano.
Avevo un lavoro fisso, uno di quelli che molti sognerebbero di avere, una casa, degli amici e un fidanzato, ma io, fin da piccola, sognavo di trasferirmi su un’isola e avere il mio piccolo atelier. Me lo immaginavo in un luogo tranquillo vicino al mare, dove il tempo scorre lentamente e lontano dalla frenesia della città. Questo sogno nel cassetto si è inaspettatamente realizzato alla veneranda età di 40 anni. Un sogno di quelli che quando ti chiedono: “che cos’è che ti piacerebbe realizzare nella vita?” non hai il coraggio di rispondere o di quei desideri che esprimi timidamente quando vedi una stella cadente.
Ciò che sembrava la trama del mio film preferito è oggi diventata realtà. Scena dopo scena, ha lentamente preso forma una nuova sceneggiatura della mia vita, iniziata nel 2020, quando un bel giorno, agli albori della pandemia, sono partita per un viaggio a Singapore dove sarei dovuta rimanere solo un mese ma dove alla fine ho vissuto più di un anno.. ma questa è un’altra storia.
Rientrata in Italia, dopo aver apprezzato ancora una volta la cultura asiatica, da sempre fonte di grande ispirazione nelle mie creazioni, mi sono trovata di fronte ad un bivio: tornare alla mia vita milanese oppure buttarmi in una nuova avventura, altrove e da sola.
La risposta era già dentro di me prima ancora di formulare la domanda. Iniziare da qualche altra parte sì, ma dove? Così, non avendo le idee molto chiare sulla destinazione, ho preso la cartina geografica e ho iniziato ad osservare i vari paesi andando per esclusione. I requisiti erano: clima mite tutto l’anno, non troppo lontano dall’Italia, ambiente internazionale dove poter praticare il mio inglese.
Così l’occhio è caduto su quelle isolette sotto la Sicilia e ho deciso di provare.
Ho preso un biglietto di sola andata per Malta e da più di due anni vivo qui.
Devo ammettere che sono partita del tutto impreparata. Sapevo a malapena che esistesse la lingua maltese e che si trattava di uno dei paesi con più contaminazioni culturali che avessi mai visto. Un’inevitabile influenza italiana vista la vicinanza alla Sicilia, mescolata alla cultura inglese ereditata dalla colonizzazione britannica, con l’aggiunta di un forte accento arabo che spicca nella lingua maltese.
Una combinazione affascinante, che mi ha lasciata letteralmente a bocca aperta quando ho visitato per la prima volta La Valletta e le Tre Città fortificate: Birgu, Cospicua e Senglea, fatte costruire su volere dell’Ordine dei Cavalieri di Malta. Il colore degli antichi edifici in pietra calcarea e le cupole barocche che spiccano maestose su entrambe le isole di Malta e Gozo, ti proiettano in un mondo lontano, dove il tempo sembra che si sia fermato. Tra le vie dei borghi si respira un’aria di storia che racconta di dominazioni e battaglie che hanno preso luogo in questo pezzo di terra dalla posizione strategica. Tutto questo immerso nel blu del Mar Mediterraneo che rende la cornice ancora più suggestiva.
L’atelier dei miei sogni sta prendendo vita in questo splendido contesto ed è il momento di apprezzare con gratitudine le risposte dell’Universo.
Questo luogo ha un significato profondo per me, quasi mistico perché è dove ho ritrovato me stessa quando credevo di essermi persa. È il luogo che mi ha accolta in un momento non facile della mia vita e mi ha offerto tutto ciò che a lungo ho sempre desiderato.
Grazie Malta!